MIA
un progetto di
GIULIA PISCITELLI
“In questo preciso momento, né lui, né voi due, potete fare a meno di me. Perché i virus se non attecchiscono alla carne, agli organi, alle ossa, se non infettano, se non contaminano un corpo, sapete cosa fanno? Rimangono per una manciata di secondi nell’aria, e poi, muoiono.”
Testo di
Giulia piscitelli
regia
salvatore testa
TEASER
INTERPRETI
Giulia Piscitelli
(Autrice - Attrice)
Giulia Piscitelli, nata a Napoli il 17 ottobre del 1993, è attrice, istruttrice di yoga, Counselor e laureata in Scienze Politiche…
Salvatore Testa
(Regista - Attore)
Salvatore Testa, nato a Napoli, classe 1994. Formatosi nella danza fin da bambino inizia ad interessarsi prima al cinema e poi al teatro durante il liceo, terminato il quale frequenta il laboratorio teatrale proposto dal Nouveau Théâtre de Poche e i corsi di regia e sceneggiatura cinematografica…
VALENTINA DI LEVA
(ATTRICE)
Nata a Napoli il 19/09/1993, si è formata come attrice alla Scuola del Teatro Stabile di Napoli diretta da Renato Carpentieri, e diplomata nell’anno 2021…
MATTEO DE LUCA
(ATTORE)
Matteo De Luca nasce l’8 maggio 1997 a Napoli. Si diploma al liceo linguistico studiando inglese, francese e spagnolo e grazie al liceo vive un mese a Londra e uno a Parigi…
I PERSONAGGI
IL PROGETTO
SINOSSI
Aria è una giovane donna incinta che vive una relazione apparentemente controversa e piena di contraddizioni con Noah. Condividono uno squallido bilocale e trascorrono le loro giornate quasi perennemente in conflitto tra loro e scambiandosi continuamente i ruoli di vittima e carnefice esercitando diversi tipi di potere l’uno sull’altro. Purtroppo essendo stata costretta a ridurre il testo per motivi di eccessiva durata, il corto si interrompe un attimo prima dell’ingresso del terzo e ultimo personaggio, Walter. Durante la seconda parte si scopre attraverso i dialoghi come stanno realmente le cose e quali sono effettivamente le relazioni tra i tre personaggi. Aria è stata l’amante di Walter, un uomo sposato, e durante questa relazione lei si è scoperta inaspettatamente incinta. Noah è l’amico, l’autista e il tuttofare di Walter ed è da sempre stato segretamente innamorato di Aria. Scoperta la gravidanza, Walter decide di chiedere ad Aria di tenere il bambino e di portare avanti la gravidanza, ma la richiesta più violenta è quella di consegnargli il bambino una volta nato per poter vivere un’atmosfera di vera famiglia con sua moglie, la quale non ha possibilità di avere figli. Aria accetta, probabilmente per un’incapacità di abortire, probabilmente per amore di Walter, probabilmente perché manipolata e raggirata, probabilmente accetta sperando che vedendo il bambino, Walter capisca di voler stare con lei e di creare una famiglia non con sua moglie ma con la vera madre di suo figlio… probabilmente non si può scegliere una di queste opzioni ma sono tutte plausibili, coesistenti ed intersecate tra loro. Walter sapendo dell’amore di Noah per Aria decide di farli convivere, chiede a Noah di prendersi cura di lei e gli promette che, dopo la nascita del bambino, Aria sarà “sua”. Quando Aria scopre tutto quanto, realizza che non riceverà mai l’amore del padre di suo figlio, che non amerà mai Noah come ama Walter, che non potrà crescere suo figlio, ma soprattutto che il vero potere sui due uomini lo detiene lei, decide di fare l’unica cosa che può realmente distruggerli: togliere il sogno di una famiglia a Walter e la passione di un amore folle a Noah. La scena finale mostra, infatti, Aria che si toglie la vita per togliere la ragione di vita ai due uomini parassiti che le hanno rovinato l’esistenza.
NOTE DI REGIA
Il Testo nasce in periodo di Lockdown a causa dell’emergenza pandemica da Covid 19. Sarebbe manchevole non tener conto di questo dettaglio, in quanto la storia si svolge all’interno di quattro mura e trasferisce un forte senso di prigionia e impotenza e inoltre parla di virus come manifestazione di un’intossicazione letale dei rapporti umani. Aria vive una condizione di blocco, controllata costantemente da Noah, un uomo che sostiene di amarla con tutto se stesso, ma in realtà entrambi sembrano dipendere da Walter. Quest’ultimo per quanto potrebbe sembrare la figura più forte che detiene il potere sugli altri due personaggi, è in realtà assoggettato alla giovane Aria, che porta in grembo il figlio che Walter tanto vorrebbe donare a sua moglie. Non è una storia che parla di uteri in affitto e nemmeno un testo che vuole sensibilizzare sul tema delle differenze di genere, della violenza sulle donne o sul femminismo più in generale. Questi temi forse vengono fuori inevitabilmente, ma non sono la motivazione per la quale ho scritto “Mia”. Ho scritto questo testo per riflettere sul controllo che abbiamo realmente di noi stessi e sulla nostra persona. Quanto realmente ognuno appartiene a se stesso? Quanto dipendiamo dagli altri? E quanto, volontariamente o involontariamente, finiamo per esercitare sempre un’influenza o un potere sulle persone che ci circondano? Quello che vorrei riuscire a comunicare con “Mia” è il potere esercitato a causa della sensazione di impotenza. Aria, Noah e Walter non fanno altro che dimenarsi inutilmente per sopravvivere all’abuso, alla violenza, al sopruso, all’abuso di amore, al bisogno di controllo e alla necessità di essere dipendenti da qualcun altro, dinamiche che, a volte in maniera più esplicita e altre volte con meccanismi più subdoli, credo facciano parte della vita di ognuno.